“…declaramus, pronuntiamus et definimus,
doctrinam quae tenet beatissimam Virginem Mariam
in primo instanti suae conceptionis fuisse
singulari omnipotentis Dei gratia et privilegio…
ab omni originalis culpae labe praeservatam immunem…”
Pio IX
Il dogma dell’Immacolata Concezione nella Chiesa cattolica sancisce come la Vergine Maria nacque pura, mai toccata dal peccato originale. Maria è santa fin dal suo concepimento in quanto madre di Cristo. Questo ruolo di tramite tra gli uomini e Dio, di madre, di consacrata alla sua missione, rende la tradizione della Madonna Immacolata una delle più diffuse e sentite nella devozione popolare. Nonostante ciò, viene proclamato il dogma solo nel 1854 con la bolla papale “Ineffabilis Deus”, dopo secoli di diatribe interne alla chiesa.
In questo lavoro di danza urbana, attraverso la fisicità della danzatrice su experimental music e canti popolari, si pone l’attenzione sul percorso del dogma che: nasce tra gli scontri della chiesa, si forma per mezzo dei simboli iconografici, si innalza e diviene icona venerabile.
Di sfondo le tecniche attuali di fecondazione, dalla naturale a quella in vitro, perché accettare la creazione per mezzo di un bacio non deve contrastare con l’accettazione della creazione attraverso le tecniche scientifiche contemporanee.
“Potuit plane et voluit; si igitur voluit, fecit”.
CREDITI
regia e drammaturgia di Giandomenico SALE
coreografa e interprete Sabrina GIORDANO
su musiche di Remo DE VICO e della tradizione popolare
costumi: Room 19.21 Milano
una produzione Human Dance di Gruppo e-motion con il sostegno del MIC e Frentania Teatri
Durata 25 minuti
Performance di Danza